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Interventi in Kosovo ieri....
L’inizio della nostra attività in Kosovo è stata
la logica conseguenza degli anni precedenti trascorsi in
Bosnia;pensando alle esperienze passate diventava naturale, in un
contesto di conflitto bellico, intervenire a sostegno di una
popolazione stremata da una pulizia etnica feroce.
Nel 2001 abbiamo avuto l’opportunità di entrare a
far parte del CAV (Coordinamento associazioni di volontariato per il
Kosovo)che comprendeva 6 associazioni di cui 4 lombarde e 2 emiliane.
Tutte queste associazioni erano impegnate in maniera serrata nella
ricostruzione di decine di edifici nella città di Mitrovica, simbolo
universale della divisione tra serbi ed albanesi. La parte serba a
nord e quella albanese a sud erano divise dal fiume Ibar erano inoltre
tenute separate dalle forze internazionali delle Nazioni Unite (UNMIK)
quasi come se questa città fosse una seconda Berlino.
Il nostro ingresso nel CAV è avvenuto in una fase
in cui si stavano abbandonando i progetti di ricostruzione degli
edifici e si stava provvedendo alla gestione di una mensa per circa 80
anziani tra i più indigenti della zona nord. Questo progetto
comprendeva il pagamento dello stipendio di 3 cuoche, l’affitto della
struttura, l’acquisto di tutta la merce a breve scadenza (la merce a
lunga scadenza veniva procurata tramite raccolta nei nostri
supermercati). Il materiale inviato in Kosovo veniva stoccato in un
magazzino che fungeva anche da sede del coordinamento a Mitrovica.
Nella zona albanese si provvedeva, invece, alla gestione di circa 50
adozioni che venivano servite da pacchi famiglia mensili
personalizzati, preparati dai volontari che conoscevano molto bene le
varie esigenze familiari.
Questa attività è durata per alcuni anni, si è poi
interrotta nel 2006 per
poi riprendere nel 2009 senza più l’inclusione degli aiuti alla zona
albanese che stava crescendo economicamente rispetto alla situazione
stagnante della zona nord serba che rassomigliava più ad un ghetto che
non ad un luogo vivibile per i 2000 serbi ancora presenti.
Attualmente abbiamo deciso di interrompere la
collaborazione con il CAV, in cui tutti gli elementi associativi
si sono ormai smembrati.
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(tratto da “Oggi, in Kosovo”)
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