Home >
Chi Siamo > Interventi in...
Interventi in Eritrea....
Il primo contatto della nostra associazione con
l’Eritrea è datato marzo 2006 basandosi sia sull’esigenza di ampliare
i nostri impegni associativi, sia sulla volontà di offrire ai nostri
volontari una scelta maggiore di progetti, anche in base alle proprie
attitudini.
Ci sembrava importante dopo una decina d’anni di impegno
nei Balcani, Kosovo e soprattutto Bosnia, essere pronti a
dare un respiro ancora più ampio alla nostra attività, anche se in
un contesto molto diverso dai precedenti. L’incontro decisivo
effettuato nel primo viaggio è stato quello con Padre Protasio
Delfini, un Padre Cappuccino che svolge la propria opera presso la
parrocchia di Massaua, seconda grande città eritrea. Padre
Protasio aveva prestato per tanti anni la propria opera presso la
cattedrale di Asmara, gestendo in maniera molto intelligente
migliaia di adozioni a distanza, in gran parte provenienti
dall’Italia. Padre Protasio da un paio d’anni stava progettando la
costruzione di una grandissima scuola media e superiore che
potesse contenere la maggior parte degli studenti delle città,
allora dislocati in più edifici distanti l’uno dall’altro. La
volontà di Protasio era quella di dare alla struttura “sognata” le
forme e i comfort di una delle nostre scuole europee; non ci si
doveva accontentare di standard di basso livello, che rischiavano
di non dare ai ragazzi gli insegnamenti più consoni ad una loro
crescita completa, ma progettarla col fine di stimolare
l’interesse dei ragazzi. Ebbene, quello che sembrava un sogno, il
5 gennaio 2010, è diventato realtà. Un impianto scolastico davvero
di prim’ordine, completamente edificato grazie all’entusiasmo e
alla costanza del padre, che nei suoi frequenti viaggi in Italia
ha trovato e coltivato tantissimi amici che con lui hanno creduto
fino in fondo a questo progetto
|
|
Anche noi siamo stati tra quelli, finanziando
attraverso cene, concerti e offerte varie la splendida scuola
massauina, in cui hanno trovato nuova vita anche banchi, sedie
e cattedre usate provenienti da alcune scuole della provincia
alessandrina. Da segnalare, in questo contesto, la conoscenza
di alcune associazioni che hanno davvero fatto grandi cose per
la scuola eritrea, tra le quali “Pace Adesso” di Bologna
(www.paceadesso.it) punto di riferimento nazionale per il
coordinamento degli aiuti provenienti da tutta la penisola.
Un secondo progetto, questo completamente gestito da
S.I.E, è il definitivo rilancio di un asilo in un
villaggio ad una quarantina di chilometri dal confine
etiope e a circa settanta chilometri dalla capitale
eritrea Asmara. Durkò, questo è il suo nome, ha circa 650
famiglie e ci è stato segnalato dallo stesso Protasio in
quanto lì nacque nel 1940. L’amministratore scolastico ha
osservato che la fatiscente struttura che comprendeva
l’asilo era stata dismessa in quanto non si riusciva più a
pagarne l’affitto e mancando i fondi non si poteva trovare
altra soluzione. Si è pensato così di legare la vita
dell’asilo ad un serie di adozioni a distanza del costo di
euro 32 mensili per rendere possibile la gestione della
struttura; i nostri adottanti venivano informati che, a
causa di possibili scontri all’interno del villaggio, non
si procedeva a fare adozioni nominali ma di gruppo, senza
favorire singoli bambini ma bensì destinando l’intera
somma a tutto l’asilo.
|
|
Da allora di strada ne è stata fatta davvero tanta:
in primo luogo abbiamo costruito un nuovo asilo decisamente più
confacente alle esigenze dei bimbi, abbandonando la vecchia struttura
cupa e malsana; si sono stipendiati 2 insegnanti e si è garantita
almeno una merenda vitaminizzata quotidiana. Infine si sono potuti
acquistare banchi e attrezzature scolastiche e fabbricare 200 divise
per tutti i bambini grazie alla collaborazione di donne bosniache che
avevano frequentato 2 corsi di cucito finanziati da noi alcuni anni fa
con l’intento di dare loro una professionalità. Attualmente è stato
allestito un piccolo ufficio e costruito un locale utilizzato come
magazzino. E’ in costruzione il muro di cinta e il prossimo passo,
sarà la realizzazione dei servizi igienici.
PROGETTI RECENTI IN ERITREA…
Villaggio Jufa Nel nostro ultimo
viaggio in Eritrea a Gennaio 2012, abbiamo conosciuto il villaggio di
Jufa, dove in collaborazione con le suore figlie di S. Anna e la
Diocesi di Keren abbiamo iniziato a sostenere l’asilo. Il villaggio è
privo di elettricità e c’ è un unico pozzo da cui l’acqua viene
attinta a mano. Lo scorso anno la Diocesi ha costruito un secondo
pozzo ma manca l’elettricità per far funzionare la pompa. I bisogni
del villaggio sono molteplici e i progetti in cantiere sono molti:
fornire ad ogni famiglia un piccolo pannello fotovoltaico per avere
almeno l’illuminazione, costruire forni più efficienti, donare capre
alle famiglie, organizzare corsi di formazione per le giovani donne.
Il nostro impegno è concentrato per ora solo sull’asilo, attualmente
un’unica stanza in affitto completamente priva di arredi.
L’acqua per tutto il villaggio, 900 persone in tutto, viene attinta
dall’unico pozzo, profondo circa 10 metri e con non più di 10 cm di
acqua, all’interno del quale si calano lungo delle corde i ragazzi per
riempire le taniche e poi issarle in superficie. Durante la nostra
visita è stata donata una scala snodabile metallica che dovrebbe
agevolare il lavoro dei ragazzi. Per cercare di garantire un migliore
approvvigionamento di acqua sono allo studio due interventi:
l’applicazione di uno o più pannelli fotovoltaici per far funzionare
la pompa del secondo pozzo a cui va però valutata l’effettiva portata
d’acqua garantita oppure la realizzazione di un nuovo pozzo previa la
necessaria indagine geologica. In entrambi i casi si dovrà comunque
provvedere alla ristrutturazione delle tre fontane da cui gli abitanti
del villaggio potranno prendere l’acqua.
|