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Bosnia Ottobre 2012
Ho
sempre pensato che siamo qui, che si vive con gioia,
tristezza, piangendo, ridendo, sempre correndo,
fermandosi ogni tanto, pensando, cercando poi di
svuotare la mente...ma che tutto questo non può essere
solo per noi! Ho avuto la conferma di ciò quando,
conoscendo Francesca (presidente S.I.E) ho effettuato lo
stupendo viaggio in Bosnia. Partenza alle 20h, siamo in
sei e furgone pronto con tutti i pacchi assegnati ai
bimbi adottati a distanza...si va! Arriviamo a Jaice
alle 10h di giovedì 01 novembre, dopo aver passato i
numerosi controlli alle frontiere. Ecco l'incontro con
le splendide referenti locali che collaborano con
S.I.E.: Sada e Semka, sorridenti e proprio toste!
Terminato l'aggiornamento dei casi di adozione iniziamo
le visite domiciliari e i nomi e le foto che avevo visto
nelle schede informative durante la preparazione dei
pacchi, finalmente diventano realtà. Bellissimo vedere
la dolce accoglienza e la gioia dei bimbi! Le famiglie
sono di varie etnie e di differente fede religiosa; con
grande umanità e davvero immensa dignità! Non
dimenticherò mai quando, procedendo nel visitare le
famiglie, Anna è riuscita a riparare la macchina da
cucire di una piccola grande donna...l'unica speranza di
lavoro...entusiamo a mille! Grande!
Durante
questo viaggio ho capito quanto sia fondamentale pensare e
discutere per risolvere (o almeno provarci) le difficoltà del
quotidiano, per rispondere ai bisogni, per cercare le risorse, per
studiare progetti improntati alla cooperazione e volti a cambiare
l'assetto di quella realtà rurale. Realtà che cambia continuamente
e, di conseguenza, modifica anche il contesto sociale per
acquisita nuova padronanza di nozioni. Ci vuole tanta fiducia e
coesione per perseguire obiettivi che possono migliorare presente
e futuro di questo splendido Paese. Gli input non mancano: ottimo
è l'esempio della cooperativa di Donji Vakuf che si concentrerà
sulla coltivazione dei lamponi; da parte di S.I.E. positive
iniziative anche per la coltivazione della calendula e per
l'allevamento di bestiame. Quante cose da fare!
Inizia
il venerdì, siamo in sede "Anima" di Donji Vakuf, in cui
incontriamo le cinquanta famiglie per l'aggiornamento dei dati sui
bimbi adottati. La giornata è impegnativa, importante e il ritmo è
incalzante, ma l'atmosfera è costantemente cordiale e calorosa. È
impossibile dimenticare lo sguardo colmo di gratitudine di quelle
persone, i meravigliosi sorrisi, la speranza viva per il loro
futoro! Sono loro che ci hanno regalato un vero esempio di vita!
E' sabato e oggi
l'incontro sarà casa per casa, andiamo dalle famiglie di Bugojno
(tredici). Qui l'impatto è stato forte, la vita non è per niente
facile e ho incontato il bimbo che credo (e spero) di prendere in
adozione: adorabile, biondissimo, occhialini spessi spessi...e un
sorriso che incanta! Vorrei partecipare, anche se in piccola
parte, a quella "costruzione" del suo progetto di vita futura, per
aiutarlo ad essere indipendente, realizzato, concreto, sensibile
e...felice!
Abbiamo anche
visitato l'ospedale e parlato con il dottor Amdja dei progetti già
partiti come i programmi per la sensibilizzazione e
l'effettuazione dei pap-test; svariate sono le iniziative future.
Domani si rientra, ma porterò sempre
nel cuore ogni singola persona incontrata, con lo sguardo e la
voglia di riprendersi la vita che vorrebbero e che tanto
desiderano sia per loro che per i propri
figli...lo stesso sguardo che avremmo anche
noi...tornerò!!!
Abbraccio e ringrazio i
miei compagni di viaggio che mi hanno fatto sentire "una di
loro"...loro che sono davvero persone speciali!
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